di Francesco Torriglia

Alla domanda di cosa ne pensasse del problema ebraico Mordecay, in arte Carlo Marx, così rispose: “il problema non si porrà più quando tutti penseranno come un ebreo”.
Questo in sintesi è quanto pensa l’intero Dominio, che poi i vertici di questo, i burattinai siano ebrei è un puro caso.
Personalmente io non credo alle coincidenze, ma fate voi.
Cosa intendeva Marx quando diceva questo?
Esaminiamo allora ( senza volerlo giudicare ) quello che dicono i testi sacri della religione ebraica.
Non il Vecchio Testamento, ma quelli che gli ebrei considerano i desti che devono ispirare il loro comportamento quotidiano e che Israele pratica giornalmente.
L’Halakhah è il sistema legale del giudaismo classico seguito da tutti gli ebrei dal nono secolo ad oggi, ed esso si fonda soprattutto sul Talmud che si divide in due parti: la Mishnah ( l’insegnamento) e la G(h)emara (il completamento).
A questo si aggiunga la Mishnah Torah, scritta dal rabbino Moses Maimonides.
Quando voi giudicate il comportamento dello stato di Israele con i Palestinesi o quello che fa l’America, la NATO, l’UE o i vari centri di potere nel mondo guardatelo con questa lente, e forse allora capirete.
A compendio di questi testi, dobbiamo aggiungere la Talmudica
Encyclopedia, pubblicata dagli anni cinquanta del secolo scorso e quindi attualissima per comprendere il pensiero ebraico.
La Halakhab è caratterizzata da un veemente esclusivismo razzista ed un orgoglio smisurato per la propria razza e si concretizzano in un odio contro tutte le nazioni ed i popoli del mondo.
Alla fine della preghiera quotidiana troviamo: “ Lodiamo il Signore per non avermi fatto come tutte le altre nazioni ( popoli) della terra” seguito da uno sputare per terra. “Il popolo ebraico è il meglio di tutta la specie umana, creato per conoscere e venerare il creatore e quindi degno di avere schiavi al suo servizio” ( Pagina 191).
“Quando gli ebrei con l’aiuto del loro dio degli eserciti. trionferanno su tutti i gentili ( non ebrei) imponendo ad essi il dominio ebraico per sempre e, naturalmente, per il loro bene ( p.24). Questa ultima affermazione non vi ricordano le parole delle istituzioni della UE o quelle della Agenda 2030 di
Klaus Schwab, fondatore ed Executive Chairman del World Economic Forum (WEF) di Davos?
Se si sapete ora da cosa sono ispirate; “ voi non avrete nulla
e sarete felici”.
E a proposito di razzismo con cui gli ebrei si riempiono la bocca e le tasche:
“Dal cibo dello spirito sono esclusi i gentili e i cani” Israel Shahak ( p.189).
E secondo Maimonide “ i mongoli, i popoli nomadi del nord e del sud, i negri ed affini, sono animali muti e si situano sotto l’uomo (l’ebreo) e al di sopra dalle scimmie” (p. 23)
Secondo il rabbino Sim’on Ben Johai durante una guerra è un dovere religioso uccidere i non ebrei ( Mitzvah p. 165) e in tempo di guerra un popolo ostile agli ebrei debba essere sterminato ( p.162).
E a proposito di pedofilia e violenza sulle donne sempre Maimonides insegna;
“Se un ebreo ha rapporti sessuali con una donna non ebrea, sia si tratti di una bambina di tre anni o di una donna adulta lei deve essere uccisa come si farebbe con una bestia perché a causa sua l’ebreo ha commesso una trasgressione” ( p.178).
Potremo continuare, e lo faremo , ma qui si trattava di trovare una spiegazione ai mali del mondo moderno e trovare una spiegazioni alle parole di Marx.
Facciamo notare ai buoni borghesi ben pensanti e politicamente corretti che nessun insulto razziale è stato espresso nei confronti della “razza eletta”
quindi non possiamo essere accusati di antisemitismo o razzismo. Noi…ma loro?
Francesco Torriglia

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