Non fraintendetemi: amo tutte le stagioni; i cicli stagionali hanno il loro perché e il loro fascino, come ad esempio l’Autunno a Venezia, l’Inverno sulle Dolomiti, la Primavera sulla Loira o l’Estate in una deserta calettamediterranea.Quello che non sopporto dell’Estate il comportamento di certi presunti miei simili in fatto di abbigliamento. Mi chiedo perché oggi…
Non fraintendetemi: amo tutte le stagioni; i cicli stagionali hanno il loro perché e il loro fascino, come ad esempio l’Autunno a Venezia, l’Inverno sulle Dolomiti, la Primavera sulla Loira o l’Estate in una deserta caletta mediterranea. Quello che non sopporto dell’Estate il comportamento di certi presunti miei simili in fatto di abbigliamento. Mi chiedo perché oggi si è perduto il senso estetico nel vestirsi se mai lo hanno avuto. Mi ricordo di quando ero ragazzo negli uffici, nelle strade di città, nelle pubbliche amministrazioni gli uomini portavano d’Estate abiti di lino, alcuni con cravatta altri no, ma tutti avevano un’aspetto dignitoso, in conformità a delle regole di buon gusto, di stile ed estetica. Oggi nelle vie dei centri cittadini si trova gente vestita come bagnini, con canotte variopinte, calzoncini corti ed infradito. La decadenza dello spirito trova in questo modo di vestire la sua prima espressione. Buoni borghesi, indifferentemente elettori del PD o di Fratelli d’Italia, sono accumulati nell’ arte decadente di far sfoggio di mal gusto con i loro jeans strappati, magliette dai colori improponibili e sandali da francescani. Dimmi come vesti e ti dirò chi sei, parafrasando un vecchio detto. Per cui si ci deve sorbire l’osceno spettacolo di ventri prominenti in modo mostruoso contenuti a stento da canotte sudadiccie, gambette pelose rachitiche o grassotelle e gli immancabili sandali da spiaggia anche in centro città. Viene allora da applaudire le autorità monegasche che vietano un simile abbigliamento per le vie del Principato. E non mi venga a dire che è questione di soldi, di ricchezza, perché non sono i soldi a vestire un gentiluomo, o anche l’uomo della strada, ma il buon gusto ed il rispetto per se stessi prima ancora che quello per gli altri. A margine due annotazioni: 1) L’invitare a far pagare il biglietto sul bus ma prima ancora di farsi una doccia ed usare un buon deodorante. 2) Notare quanto sia erotico il ticchettio di un bel paio di scarpe con i tacchi alti e quanto sgradevole il ciabattare di infradito. Erotico e gradevole il primo, quanto “debandante” il secondo. E non ditemi che sono un dandy, solo una persona di buon gusto, un esteta. Francesco Torriglia
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